La storia dell’ agnolotto del plin è affascinante, a partire dal nome. “Plin” infatti è l’espressione dialettale che indica il pizzicotto con cui in origine si chiudeva questo raviolo dalle dimensioni ridotte.
Nato per nobilitare ciò che restava degli arrosti, i ravioli plin sono un concentrato di sapore, che un tempo si gustava appieno servendoli senza condimenti su un tovagliolo bianco di lino. Quest’ultima usanza in particolare si riferisce ad un episodio (non verificato) accaduto durante l’ultima guerra: il racconto narra di quando arrivarono moltissimi sfollati in un paese della langa e per sfamarli furono fatti gli agnolotti del plin ripieni di carne. Siccome non c’erano piatti a sufficienza vennero serviti senza condimento appoggiati sui tovaglioli di stoffa.
I Plin son perfetti anche con un condimento semplice come burro e salvia o un sugo di arrosto.